Nel 1190 circa il Libero Comune di Mantova affidò l’incarico all’ingegnere idraulico Alberto Pitentino di risolvere il problema delle piene e delle secche del fiume Mincio che circondava la città.
Questo progetto portò alla creazione di un ponte diga ,chiamato in seguito dei Mulini che tratteneva ed innalzava le acque a monte della diga creando così il lago Superiore. Fu poi realizzato uno scaricatore detto “Vaso di Porto”che faceva defluire l’acqua nei laghi di Mezzo ed Inferiore situati ad un livello più basso. Il dislivello creato così artificialmente fu usato dal 1229 circa per alimentare 12 mulini. Questi tre laghi ed il lago Paiolo, che di fatto rendevano Mantova un’isola fino al 1700, hanno costituito un ottimo sistema difensivo.
Ancora dal Pitentino fu fatto costruire ,sempre per motivi idraulici, il Rio ,un canale artificiale che collegava il lago Superiore con il lago Inferiore e qui venne a crearsi un nuovo porto:porto Catena.
Il Rio ,che un tempo delimitava la Mantova medievale,oggi è parzialmente interrato ,ma offre ancora scorci pittoreschi e affascinanti che ci riportano indietro nel tempo. In passato il Rio fu utilizzato come una strada,una via d’acqua per il trasporto delle merci da parte di artigiani e mercanti.
Le Pescherie e le Beccherie
Nel 1536 Giulio Romano sfruttò il Ponte sul Rio per erigere sui due parapetti un doppio porticato in bugnato rustico,ad archi tondi:le Pescherie ,cioè il mercato del pesce.
Dall’altro lato fece costruire le Beccherie (il macello pubblico)che furono demolite nel 1800.A livello dell’acqua si può ancora ammirare il porticato che serviva da attracco per le barche e da riparo e stoccaggio per le merci ed era raggiungibile dal piano superiore da un sistema di scale e botole.
Il Rio serviva anche per lavare le carni e per diluire i rifiuti. Lungo il Rio poi le donne facevano il bucato e stendevano ad asciugare i panni.
Si dice poi che dalle finestre di casa qualcuno si procurasse la cena pescando.
Oggi la tradizione del mercato si rinnova grazie alla presenza ogni sabato mattina del mercato contadino.