Come dice il titolo Grazie di Curtatone , oggi riconosciuta come uno dei borghi più belli d’ Italia, anticamente era un borgo di contadini e pescatori.
Le origini della chiesa risalgono verosimilmente al 1200. Nella località,allora chiamata Prato Lamberto ,su un piccolo rilievo del terreno, sorgeva un altarino con l’immagine della Madonna a cui i contadini e i pescatori del luogo erano molto devoti. In un periodo di povertà,fatiche,paure e superstizioni,qui contadini e pescatori pregavano per un raccolto e una pesca abbondanti e per essere protetti dalle disgrazie.
Nel corso degli anni,per difendere l’immagine sacra dalle intemperie venne costruita una specie di cappella e coll’ edificazione di questa struttura crebbe anche la fama e l’interesse per questo luogo miracoloso.
Quando nel XIV secolo la peste colpì terribilmente Mantova, Francesco Gonzaga,quarto Capitano ,chiese aiuto alla Madonna delle Grazie. Se ,per sua intercessione,fosse cessata la peste,avrebbe fatto erigere ,come ringraziamento ,un grande santuario.
Così fu. I lavori furono affidati all’architetto Bartolino da Novara ( lo stesso che progettò i castelli di Mantova e Ferrara).Il santuario fu consacrato il 15 agosto 1406,solennità dell’Assunta.
Con la costruzione del santuario e di altri edifici connessi questo luogo divenne sempre più popolare e sempre più meta di pellegrinaggi sia da parte di gente di umili origini che di nobili e governanti.
Qui venne anche l’imperatore Carlo V d’Asburgo e Papa Pio II .Iniziò così il periodo delle donazioni e la chiesa divenne luogo dove illustri personaggi si fecero seppellire e luogo di custodia di moltissimi ex voto di persone che avevano avuto la grazia. Pare che in passato la chiesa fosse piena di armi di ogni tipo,confaloni,bandiere,forme di cera di parti di corpo(a testimonianza di guarigioni miracolose)e che dal soffitto pendesse ogni forma di imbarcazione. Il materiale votivo dei giorni nostri è ora invece raccolto nel corridoio che porta alla sagrestia.
La basilica costruita su un esteso pianale sovrasta e si affaccia sulle Valli del Mincio,una delle ultime zone umide protette per la loro straordinaria biodiversità, creando uno scenario molto suggestivo.
L’immagine della beata vergine delle Grazie rappresenta una Madonna col bambino. Verosimilmente questa immagine (datata fine trecento) è l’originale che portò alla realizzazione del santuario a partire dall’umile riparo tra le acque del lago. Il tempio a navata unica stupisce per la sua straordinaria ricchezza: dal soffitto a volta a croce a decoro floreale alla incredibile” umanità” che alloggia sulle sue pareti.
Ma chi rappresentano i manichini sull’impalcatura lignea?Di che materiale sono fatti?Che ci facevano qui splendide e rare armature del 1400?E perché c’è un coccodrillo impagliato che penzola dal soffitto?E cosa realizzarono Giulio Romano e gli allievi della sua scuola?
Il mio invito è di venirlo a scoprire.
Ogni anno il 15 agosto ,festa dell’assunzione di Maria,si rinnova l’antichissima fiera delle Grazie .Verosimilmente la fiera fu istituita l’11 agosto 1425 da Francesco Gonzaga per offrire ospitalità e ristoro ai pellegrini che giungevano dopo un lungo e faticoso viaggio e magari a digiuno .Così furono allestite le prime bancarelle con generi di prima necessità. Fino al 1499 la fiera mantenne la caratteristica di festa religiosa oltre che di soddisfacimento di ricovero e sostentamento dei pellegrini .Poi nel tempo assunse anche una connotazione più commerciale e negli ultimi tempi culturale.
Ancora oggi continua la tradizione,per noi mantovani, di raggiungere a piedi il sagrato delle Grazie come voto alla Madonna o dopo aver ricevuto una grazia. Per le migliaia di turisti e fedeli che giungono qui alla fiera oltre al pellegrinaggio,al raccoglimento ,alla preghiera ci sono le giostre,le bancarelle,i fuochi di artificio,l’appuntamento fin dall’alba col cotechino,le escursioni in barca,gli eventi culturali,in uno straordinario intreccio di sacro e profano.
La fiera è infine l’incontro annuale con la meravigliosa ed effimera arte dei Madonnari,cioè dei pittori da asfalto, che dipingono sul sagrato ,coi gessetti,in grandi dimensioni ,immagini sacre famose o da loro create. La manifestazione,che culmina con la premiazione, è un evento unico nel suo genere in grado di regalarci tante emozioni e bellezza.