Tra gli anni 60-70 i ponti in cemento,più solidi,meno complicati da gestire,con meno esigenze di manutenzione andarono a sostituire i ponti di barche in cemento introdotti intorno agli anni 20.Inizialmente ebbero forma quadrata,veri e propri pontoni galleggianti ,solo successivamente di forma slanciata più simili a barche naviganti con la loro pesante stazza color calcestruzzo. Contemporaneamente alla scomparsa dei ponti di barche si è quasi “estinto” il mestiere di pontiere ,cioè l’addetto al funzionamento e alla manutenzione del ponte che però doveva fronteggiare anche eventi straordinari come le ondate di piena,le secche,la neve ed altri imprevisti. Ogni elemento del ponte doveva essere pulito ,sorvegliato,tenuto in condizioni ottimali e se necessario sostituito. Per questo vicino al ponte si trovava sempre un’officina con il materiale e l’attrezzatura necessaria.
I ponti di barche sopravvivono in rari esemplari preziosi che ci regalano uno scenario romantico,magico,suggestivo e un contatto ravvicinato,intimo col fiume.
Il ponte di barche di Torre D’Oglio è uno di questi gioielli.
Il ponte è lungo 80 metri ed è composto da 6 chiatte in cemento di 13 metri l’una più le due barche maggiori alle estremità .La strada che collega Cizzolo a Cesole,ma anche la strada arginale che collega Scorzarolo a Borgoforte,giunte in prossimità del ponte ,fino a qualche anno fa presentava su entrambe le sponde del fiume 4 accessi posizionati su diversi livelli. A seconda dell’altezza idrometrica del fiume il ponte veniva agganciato all’attracco che forniva il più conveniente angolo di lavoro al passaggio dei veicoli. Ciascun livello rimaneva operativo in modo ottimale all’interno di una variazione di quota idrometrica. Quando le variazioni del livello erano superiori a questo margine di tolleranza l’intero ponte veniva spostato al livello successivo. Giunti al quarto livello occorreva anche aggiungere una chiatta. Queste operazioni richiedevano molti sforzi e tempo ed il traffico veniva interrotto. Oggi agli estremi del ponte sono stati installati delle specie di ponte levatoio regolabili in base alla quota dell’acqua.La parte centrale è sempre quella e galleggia a qualsiasi quota.
Sopra il ponte c’era la baracca dei pontieri ,oggi dotata di confort e moderni mezzi di comunicazione. I pontieri ancora oggi a turno sorvegliano il ponte e curano la sua manutenzione.
Un tempo spesso vicino alla baracca dei pontieri sorgeva,strategicamente,una osteria ,luogo di incontro conviviale degli abituali frequentatori del fiume per lavoro e per piacere.
Il ponte è ancora oggi meta di svago e nella bella stagione si anima di cicloturisti e di amanti delle passeggiate a contatto con la natura. Questa poi è una delle ultime zone in cui il Po conserva ancora il suo aspetto selvaggio.
Anche il cinema si è interessato al ponte di Torre d’Oglio .Infatti è apparso nei film della serie di Peppone e Don Camillo e nei Promessi Sposi di Salvatore Nocita ed è uno dei soggetti più amati da pittori e fotografi.